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Cresime: Un pomeriggio al Centro Anziani

Centro Anziani: “Sono arrivati i ragazzi!”

Un posto dove il tempo per fare le cose non è domani, né poi, né dopo, ma è oggi, adesso, ora. Dove la voglia di imparare, di giocare, di stare insieme è comune (ma purtroppo non condivisa) con quegli inquilini dello stesso stabile, diametralmente opposti nella scala del tempo. E’ il centro sociale per anziani di via Tazio Nuvolari a Roma 70, situato nello stesso fabbricato in cui ha sede una scuola media e, proprio per questo, scelto dai ragazzi del primo anno di cresima per la giornata “applicatIngressoiva” del Giubileo straordinario della misericordia. L’idea maturata dai ragazzi è stata quella di svolgere insieme agli ospiti del centro sociale un incontro di catechismo con l’intento di leggere e meditare la parola del Vangelo.

Così nel pomeriggio di un lunedì di marzo ci siamo presentati all’ingresso del centro in punta di piedi, con la Bibbia in una mano e un mazzo di fiori nell’altra, rispettosi dell’ambiente pulito ed efficiente che ci ospitava e timorosi per la confusione emotiva che tanta gioventù potesse arrecare. “Sono arrivati i ragazzi!” si è alzata la voce squillante della presidentessa del centro e inaspettatamente una schiera di persone ha cominciato a sciamare a poco a poco dalle stanze, in cui erano affaccendate attorno ai tavoli, e a riempire le file di sedie predisposte in una grande sala, formando un’assemblea numerosa e interessata. L’argomento dell’incontro di catechismo in programma per quel giorno era il discorso della montagna, cioè le cosiddette “Beatitudini”, e per l’occasione abbiamo preparato e affisso ad una parete dei fogli con illustrazioni e testi esplicativi dei singoli passi.

Seduti in fila e disposti come su un palcoscenico, i ragazzi erano inizialmente un po’ tesi e impacciati mentre di fronte a loro sedevano donne e uomini incuriositi dalla novità dell’evento, compiaciuti dalla presenza di tanta gioventù, desiderosi di partecipare con il proprio sostegno e ansiosi di intervenire con le proprie riflessioni.

E così in un clima di forti aspettative abbiamo inizCresima_1iato l’incontro, con le solite presentazioni, le introduzioni di rito, le domande a cui da entrambi gli schieramenti giungevano risposte, poi gli interventi esemplificativi e le riflessioni personali, tra battute giovanili e perle di saggezza, le memorie e i consigli e infine un applauso. E poi abbiamo fatto festa. Sì, perché nel centro sociale è di rigore l’ospitalità, non solo fatta della squisita torta preparata dalla signora con il vestito a fiori o della tavola imbandita di bevande e salatini varie. L’ospitalità è impegnarsi a custodire e mantenere un ambiente pulito, efficiente ed accogliente per chiunque voglia anche solo affacciarsi per conoscere una comunità attiva e forte che vive nel nostro quartiere e che molto potrebbe dare ad esso.

Dopo la classica foto ricordo ci siamo salutati tra ringraziamenti e strette di mano con un desiderio inespresso e rimasto in fondo al cuore di organizzare un’altra occasione per rivedersi, certi che ancora una volta lo spirito del Vangelo avvicina la gente e ne riscalda i cuori.